NON SOLO IBRAHIMOVIC, ANCHE BENNACER E' UNO DEGLI IMPRESCINDIBILI DI QUESTO MILAN.
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Preso all'improvviso dall'Empoli, acquisto sottovalutato e deriso fino ad una Coppa d'Africa giocata e vinta da protagonista. Così è arrivato Ismael Bennacer al Milan, non trovando poi la fiducia immediata dell'allenatore, Marco Giampaolo, diventando però un imprescindibile di Stefano Pioli.
LE CARATTERISTICHE - Un detto dice che "nella botte piccola c'è il vino buono". Nel corpo basso e quasi minuto di Bennacer si nasconde tanta qualità, tanta forza, visione di gioco e voglia di giocare la palla di prima e in verticale. L'Algerino sta migliorando molto in fase di interdizione, è un giocatore intenso e di qualità, che non tira mai dietro la gamba e che pensa sempre alla giocata giusta da fare. Se gira lui, il centrocampo del Milan riesce ad andare a giri alti, pressare e fare la doppia fase. Il primo tempo contro l'Inter è stato un apoteosi di pressing, possesso palla e ripartenze con baricentro alto.
DA SOLO NON BASTA - Spesso si parla di Ibrahimovic e di quanto il Milan cala senza di lui, ma forse c'è qualcosa che determina ancora di più le sorti del Milan: Bennacer. Il numero 4 è infatti il metronomo del Milan, ma c'è la difficoltà di scegliere i giusti partner da assegnargli. Kessie, spesso incostante nelle prestazioni, anche nel derby primo tempo impeccabile (o quasi), secondo tempo disastroso, Bennacer da solo non riesce a fare tutto. E' un imprescindibile, è il cervello e colui che decide il ritmo della partita del Milan, ma da solo non può fare tutto.
Nessuno si aspettava che un giocatore arrivato dall'Empoli potesse prendere in mano il Milan e farlo suo e invece ci è riuscito. Il Milan con o senza Bennacer cambia, cambia tanto, ma ha bisogno di una mano. Il futuro del Milan si sta scrivendo Donnarumma-Romagnoli-Theo-Bennacer-Leao e nel presente vengono accompagnati da un totem, da una leggenda, come Ibrahimovic.